In un’epoca in cui il cambiamento climatico mette a dura prova la stabilità sociale ed economica, il settore assicurativo si trova di fronte a una sfida senza precedenti. Gli effetti di eventi climatici estremi e l’impatto di rischi ambientali sono ormai innegabili e richiedono una trasformazione radicale nelle politiche di gestione dei rischi. A fronte di questo scenario, le compagnie assicurative, sia in Italia sia a livello globale, stanno cercando soluzioni innovative per affrontare un futuro sempre più incerto.
Rischi idrogeologici e sismici in Italia:
Secondo i dati forniti da ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), il 94% dei comuni italiani è esposto a rischi idrogeologici e sismici. Inondazioni, frane e terremoti sono solo alcuni degli eventi che minacciano costantemente il territorio italiano, causando danni che negli ultimi dieci anni hanno superato i 50 milioni di euro. La situazione in Italia, che per conformazione geografica è particolarmente esposta a fenomeni naturali di grande portata, è un esempio significativo delle sfide che il settore assicurativo deve affrontare.
Recenti eventi climatici in Europa, come le intense piogge a Valencia in Spagna, sottolineano ulteriormente come tali fenomeni possano manifestarsi in modo improvviso e devastante, colpendo infrastrutture e abitazioni e causando pesanti conseguenze economiche e sociali.
Governance, Risk e Compliance:
La gestione dei rischi ambientali richiede un approccio proattivo e strategico. Oggi, il settore assicurativo deve ripensare il proprio modello di Governance, Risk e Compliance (GRC) per poter rispondere efficacemente alle nuove sfide climatiche. Un modello GRC evoluto e orientato alla sostenibilità non solo permette di migliorare la resilienza aziendale, ma anche di fornire un valore aggiunto ai clienti, offrendo loro coperture adeguate ai rischi attuali.
Innovare la governance in chiave sostenibile significa sviluppare politiche che tengano conto dei potenziali rischi ambientali e promuovano la trasparenza nei processi decisionali. In questo contesto, la tecnologia e l’Intelligenza Artificiale (AI) possono giocare un ruolo cruciale.
L’Intelligenza Artificiale come strumento per prevedere i rischi climatici è sempre più uno strumento fondamentale per il settore assicurativo, in quanto permette di raccogliere, analizzare e interpretare una grande quantità di dati climatici e ambientali. Attraverso l’uso di modelli predittivi, le compagnie assicurative possono anticipare possibili eventi estremi, valutando i rischi con una precisione sempre maggiore.
Grazie all’AI, è possibile monitorare in tempo reale gli eventi climatici e reagire prontamente, migliorando così la capacità di risposta alle emergenze e contribuendo a una maggiore resilienza delle comunità colpite.
La prevenzione come pilastro della gestione assicurativa
Il futuro del settore assicurativo non può più basarsi solo su una risposta reattiva ai danni post-evento. È necessario promuovere una cultura della prevenzione che valorizzi la resilienza e riduca il rischio di perdite. Le compagnie assicurative devono abbracciare un approccio integrato che metta al centro la prevenzione e la sostenibilità, adattandosi a un mondo in cui gli eventi climatici estremi sono sempre più frequenti.
La prevenzione dei rischi, in questo contesto, non è solo una responsabilità delle compagnie, ma anche un valore aggiunto per i clienti. Informare i cittadini sui rischi ambientali e promuovere azioni per ridurli, come l’adozione di misure di adattamento e la costruzione di infrastrutture resilienti, rappresenta una delle sfide principali per il settore.