Sette anni dopo l’introduzione della Legge Gelli, finalmente è stato pubblicato il provvedimento attuativo tanto atteso, mirato a regolamentare i meccanismi di garanzia obbligatori nel settore assicurativo. Questo decreto, entrato in vigore lo scorso 16 marzo 2024, segna un punto di svolta significativo per l’industria assicurativa e per il sistema sanitario nel suo complesso.
In termini assicurativi, il nuovo decreto rappresenta un’importante pietra miliare.
Le compagnie assicurative, il personale medico e le strutture sanitarie non potranno più contestare l’incompletezza delle disposizioni stabilite dalla legge Gelli riguardanti le condizioni minime da includere nei contratti assicurativi. Ciò perché ora tali disposizioni sono chiaramente definite per legge, fornendo una guida precisa e vincolante per tutte le parti coinvolte.
Una delle sfide principali affrontate dal nuovo regolamento è la definizione della responsabilità dei professionisti sanitari e le modalità di assicurazione ad essa correlate.
Si è cercato di trovare un equilibrio delicato tra la protezione dei pazienti e la sostenibilità economica dei professionisti. Questo aspetto è di vitale importanza in un contesto in cui la qualità dell’assistenza sanitaria deve essere garantita senza compromettere la stabilità finanziaria degli operatori del settore.
Il regolamento affronta quindi una serie di tematiche cruciali, dalle procedure di risarcimento per i danni subiti dai pazienti alle linee guida per la stipula di contratti assicurativi che rispettino gli standard definiti dalla legge.
È un passo avanti significativo verso un sistema più trasparente, equo ed efficiente.
Tuttavia, mentre l’entrata in vigore di questo decreto segna un progresso importante, è essenziale anche vigilare sull’effettiva attuazione e applicazione delle nuove normative. Le autorità competenti dovranno garantire che le compagnie assicurative si conformino alle disposizioni stabilite e che i professionisti sanitari rispettino gli standard di responsabilità definiti.
Inoltre, sarà cruciale monitorare gli impatti di queste nuove regole sull’accessibilità e sulla qualità dell’assistenza sanitaria.
È fondamentale che le nuove normative non comportino un aumento eccessivo dei costi assicurativi per i professionisti, né compromettano la qualità dell’assistenza offerta ai pazienti.